Il pm sostiene che Turetta, 23 anni a dicembre, più volte non abbia detto la verità, che abbia avuto tutte le possibilità per poterla dire e aveva anche un'educazione tale da poter evitare il delitto.
Per Turetta, ha aggiunto il Pm, anche per la giovane età ci sarà la possibilità di un'attenuazione futura. "Immaginate cosa significhi essere silenziati, lo scotch sulla bocca, la pressione sulla bocca, i 25 tagli sulle mani, le ferite le urla: la crudeltà", ha affermato il pm Petroni, nella sua requisitoria in aula davanti alla Corte d'Assise di Venezia. La pubblica accusa ha quindi spiegato l'aggravante della crudeltà contestata a Filippo Turetta.
Secondo l'autopsia, 75 in totale i colpi inferti alla ragazza, "lesioni inferte con una certa violenza, ferite da difesa prodotte quando chi le subisce è vigile, in tre luoghi e tre momenti diversi".
"Le lesioni mostrano l'evidenza di una particolare brutalità - ha evidenziato -. Lesioni sulle spalle, anche di diversi centimetri". E le ferite di cui "una sulla nuca: tutte le altre sono concause, ma quelle senza le quali l'evento non si sarebbe verificato, sono quelle alla nuca". "Turetta aveva tutte le possibilità e gli strumenti culturali per scegliere. Andava a scuola, in quelle che frequentano anche i vostri figli, si stava per laureare. Turetta è a credito, non è tra chi non ha mai avuto una chance o ha conosciuto la sopraffazione", ha aggiunto.
ph credit dal web