Post shoc contro la figlia di 7 anni del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: "Auguro alla figlia della Meloni la sorte della ragazza di Afragola".
Meloni ha replicato all’odiatore social ripostando l’articolo online de Il Tempo che è stato il primo a scrivere di questa vicenda: "Questo non è scontro politico. Non è nemmeno rabbia. È qualcosa di più oscuro, che racconta un clima malato, un odio ideologico, in cui tutto sembra lecito, anche augurare la morte a un figlio per colpire un genitore. Ed è contro questo clima violento che la politica, tutta, dovrebbe sapersi unire. Perché esistono confini che non devono essere superati mai. E difenderli è una responsabilità che va oltre ogni apparenza".
L’uomo, un dipendente del ministero dell'Istruzione, campano, un insegnante di Cicciano, di un istituto superiore, che insegna tedesco, attraverso un commento pubblico sui social, ha augurato la morte alla bambina della premier Giorgia Meloni di fare “la fine” di Martina Carbonaro: la ragazzina uccisa a sassate ad Afragola dal compagno 19enne, il caso agghiacciante che ha scosso l'Italia in questa settimana. Il post, rilanciato da numerosi utenti e subito rimosso, ha generato una valanga di indignazione, con reazioni trasversali da parte del mondo politico.
Ma Elly Schlein e Giuseppe Conte hanno sparatoo a zero sulla Meloni anche nel giorno in cui sua figlia è stata minacciata di morte. Stessa sorte anche per il ministro Matteo Piantedosi, c'è qualcuno che si congratula con un gesto così vile e pericoloso e carico di odio sui social, augurando lo stesso alle figlie del ministro dell'Interno. Mentre gli altri esponenti politici più o meno sommessamente esprimono la propria vicinanza e solidarietà al presidente del Consiglio, la segretaria del Pd e il leader del M5S hanno preferito prima attaccarlai e, solo a tarda sera, si sono accodati alla lunga lista di parlamentari (e non) che erano già intervenuto su questo tema.
Non è mancata, però, la replica da parte del ministro dell'Istruzione e del merito Giuseppe Valditara: "Esprimo la mia forte solidarietà al presidente Giorgia Meloni per le ignobili minacce rivolte ai suoi affetti più cari» dichiara il ministro dell'Istruzione e del Merito, che assicura: "Stiamo effettuando tutte le verifiche utili a individuare l’identità dell’autore di questo atto indegno. Le autorità preposte sapranno adottare provvedimenti esemplari: nessuna tolleranza verso la violenza".
Poi il ministro ha voluto sottolineare come "la figura del docente è di straordinaria importanza nella formazione dei giovani, non solo nell’impartire saperi ma anche nell’educare al rispetto verso gli altri. È indispensabile che i docenti stessi siano per primi sempre consapevoli della profonda responsabilità e dello straordinario valore sociale del loro ruolo". Sottolineando come "non possiamo più tollerare comportamenti di singoli che sui social o in pubblico tradiscono quel decoro e quella dignità che devono caratterizzare una professione così delicata".